Secondo la piattaforma di formazione Alteredu: «Il marketing pubblicitario è un processo strategico che le aziende adottano per soddisfare i bisogni dei consumatori».
Analogamente, per CommunicAnimation: «Il marketing pubblicitario è un ramo del marketing tout court che promuove prodotti, servizi o marchi per mezzo di annunci, spot, inserzioni e banner».
Possiamo sintetizzare così: il marketing pubblicitario si colloca all’interno del marketing più ampio con lo specifico obiettivo di comunicare, farsi conoscere e stimolare un’azione da parte dei target group.
È qui che entra in gioco il concetto di digital adv, centrale nelle strategie di marketing pubblicitario moderno. Le aziende, infatti, non cercano più soltanto visibilità, ma soprattutto lead (contatti), conversioni, fidelizzazione e rafforzamento del marchio (branding).
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Indice dei contenuti
A cosa serve un annuncio pubblicitario?
Un annuncio pubblicitario è uno degli strumenti più noti del marketing tradizionale: serve a veicolare un messaggio verso un pubblico target, con un obiettivo specifico.
Tra le sue funzioni principali elenchiamo:

1. Creare consapevolezza, o “brand awareness”
Far sì che il pubblico sappia che esiste un prodotto o un servizio. La pubblicità consente, altresì, di presentare al meglio la propria offerta e di creare, al contempo, un’immagine forte e riconoscibile del marchio.
2. Generare interesse
L’annuncio mostra caratteristiche e benefici. Ad esempio, in una strategia di marketing pubblicitario si suggerisce di definire in primis la cosiddetta “argomentazione unica di vendita”, detta appunto unique selling proposition (USP).
3. Spingere all’azione
Che sia una registrazione, un acquisto o una richiesta di contatto, il messaggio pubblicitario dev’essere studiato ad hoc per orientare il comportamento del target, così da stimolarne la risposta.
4. Fidelizzare o rafforzare la relazione col Cliente
Non si tratta solo dell’acquisizione, ma anche di “fidelizzare” o mantenere attiva la relazione col Cliente, farlo cioè tornare o diventare ambassador del marchio.
In particolare, quando si parla di annunci digitali, un vantaggio competitivo non di poco conto è la misurabilità: ovvero la possibilità di monitorare click, visualizzazioni, tassi di conversione e molte altre metriche.
Un annuncio pubblicitario ben congeniato, in pratica, serve a collegare il brand/prodotto al pubblico giusto, con il messaggio giusto, attraverso il canale giusto, al momento giusto.
Chi si occupa delle campagne di marketing?
La gestione delle campagne di marketing – e, nel caso specifico, delle campagne di digital adv – è affidata a più figure. Ecco le principali:
- marketing manager: definisce la strategia generale, modellando obiettivi, budget e target;
- advertising manager: coordina le attività pubblicitarie e seleziona i canali (TV, radio, carta stampa, digitale, ecc.);
- digital marketing specialist: si occupa specificatamente di campagne di digital adv;
- data analyst: monitora i KPI, suggerendo ottimizzazioni;
- copywriter: redige il messaggio pubblicitario vero e proprio;
- communication manager: fa public e media relations, curando la comunicazione aziendale;
- project manager: coordina le varie fasi della campagna, d’accordo col Cliente.
Una campagna di marketing pubblicitario, come visto, richiede collaborazione multidisciplinare. La pubblicità digitale non fa che ampliare tale complessità, richiedendo competenze di misurazione, analisi, automazione e ottimizzazione continua.
Come fare bene pubblicità? Gli 8 step
Per realizzare una campagna pubblicitaria efficace occorre un approccio strategico, metodico e orientato ai risultati. Di seguito i passi chiave o le cosiddette “best practice” d’attuare:
1. Individuare i potenziali Clienti
Il primo passo è individuare i potenziali Clienti, scoprire quali abitudini di consumo posseggano, quali bisogni desiderino soddisfare e che genere di canali comunicativi prediligano per informarsi sui prodotti/servizi in vendita. A seguire, andranno studiati i competitor di quello stesso ambito di mercato.
2. Analisi del mercato, del target e della concorrenza
Il secondo punto consiste proprio nell’analisi di mercato, che starà alla base della definizione di una unique selling proposition “SMART”, cioè specifica, misurabile, raggiungibile, rilevante e tempificata.
3. Scelta dei canali e definizione del messaggio
Andranno scelti, dopo, i giusti mezzi: online vs offline, social, radio, TV, stampa, ecc. Il messaggio dovrà essere persuasivo, rilevante e orientato all’azione.
4. Implementazione della creatività
Andrà realizzata una creatività (visual, audio o copy) che rispecchi la strategia. Nella pubblicità digitale, inoltre, è possibile testare diverse varianti con gli A/B test per capire cosa funziona e cosa no.
5. Analytics
Scegliere KPI realistici, da monitorare con strumenti di analytics è la prassi nel digital marketing. Le principali metriche includono impression, utenti unici, click-through rate (CTR), tasso di conversione, CPA, CPC e ROAS. Andranno perciò ottimizzati in base ai dati raccolti: target, budget, creatività, frequenza e canali. Questo migliorerà il ROI.
6. Presenza continua e costante
La pubblicità dovrà essere coerente con il brand, integrata in una strategia più ampia (content marketing, SEO, SEM, social media, UX). Infatti, non basta più oggi un singolo annuncio: serve una presenza continua, sommata a una comunicazione sinergica.
7. Sfruttare le specificità del digitale
Alcune caratteristiche rendono la pubblicità digitale più efficace: targeting per interessi/argomenti, re-marketing, automazione, tracciabilità delle conversioni in tempo reale e molto altro! Come sottolineato dal portale Digital4Marketing: «Il digital advertising ha specificità importanti, quali la possibilità di raccogliere, integrare e analizzare dati provenienti da diverse fonti».
8. Valutazione del ROI e dei risultati raggiunti
Alla fine della campagna sarà cruciale valutare il ritorno sull’investimento (ROI), capire cosa ha funzionato e cosa no, e utilizzare le informazioni raccolte per le campagne future.
Seguendo questi passaggi e dedicando attenzione a strategia + creatività + analisi si può realizzare una pubblicità realmente efficace, in grado di generare risultati veri (vendite, contatti, notorietà, ecc.). È importante evitare la “pubblicità per fare pubblicità”: ogni annuncio dovrebbe avere uno scopo, un target e dei risultati chiari.
Il marketing pubblicitario: una leva imprescindibile. Contattaci ora!
Il marketing pubblicitario rappresenta, oggi più di prima, una leva imprescindibile per le aziende che vogliono crescere, farsi conoscere e competere in mercati sempre più competitivi. L’integrazione del digitale ha mutato profondamente il modo di fare pubblicità, lo abbiamo visto: targeting più preciso, misurazione in tempo reale, budget flessibili e maggiore efficacia.
Ma perché tutto funzioni davvero servono strategia, competenze e un budget coerente: non basta “mettere un annuncio” e sperare nei risultati.
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